Flowering

Andai nei boschi […] per non scoprire, in punto di morte, che non ero vissuto (Henry David Thoreau)

Nel celebre libro Il potere del mito (1988), in una lunga conversazione, il giornalista statunitense Bill Moyers chiede al saggista e studioso di mitologia e religioni comparate Joseph Campbell: «Chi interpreta per noi la divinità presente nella natura? Chi sono i nostri sciamani? Chi ci guida nel regno dell’invisibile». Campbell risponde: «Questo compito è affidato oggi agli artisti. L’artista è colui che comunica i miti ai suoi contemporanei. Ma deve trattarsi di un artista che comprende la mitologia e l’umanità». Un accostamento parallelo al percorso di ricerca di un’artista come Rebecca Stevenson, interprete della scultura figurativa, nelle cui opere in cera e resina, dal fascino macabro e barocco, è marcata e costante la volontà di esprimere concetti sul rapporto uomo-natura e sul ciclo vita-morte.

Rebecca Stevenson vive e lavora a Londra, dove si è laureata al Chelsea College of Art & Design e al Royal College of Art. Collezioni private e importanti musei, in tutto il mondo, ospitano le sue opere. Ha esposto le sue sculture in molte mostre collettive e personali.

di Francesca Londino

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