Selena Leardini

Bimbo mi chiedi cos’è l’amore? Cresci e lo saprai. Bimbo mi chiedi cos’è la felicità? Rimani bimbo e lo vedrai (Jim Morrison)

Empatie sotterranee percorrono il mondo, collegano l’uomo ai simboli, agli oggetti, alle persone, intrecciando pensieri diversi in luoghi o tempi differenti. Da questa sinergia a distanza nascono molte opere di Selena Leardini. Il suo referente è un tempo infantile lontano e sospeso, perduto e ritrovato, in antiche fotografie dell’Ottocento e primo Novecento. Un duplice incontro che innesca una scintilla creativa da cui nascono ritratti pittorici immersi in un’imperscrutabile e ovattata profondità. Concentrandosi sulle atmosfere che si cristallizzano su un volto, sulle tonalità emotive e sulla cura dei dettagli, Selena Leardini ci propone le sue creature fragili e silenziose, accompagnate da simboli e balocchi, che trasformano la fissità dello sguardo in veri e propri esercizi di coscienza. A questo si somma l’isolamento protettivo dato da vecchie cornici come un mondo a sé. Realtà e sogno si fondono in una dimensione altra, dove le suggestioni delle immagini d’epoca vengono estrapolate e usate per trasformarsi in nuove e magiche verità inconfutabilmente tangibili.

Selena Leardini ha studiato presso la Scuola d’Arte e Mestieri di Vicenza, specializzandosi in grafica/figurinista.Vive e lavora in Trentino. Apprezzata esponente della Lowbrow-art italiana, ha al suo attivo diverse mostre italiane e internazionali. Costituito da un ricco numero di fotografie d’epoca, il suo archivio privato rispecchia la sua grande passione per la ricerca degli orizzonti e dei confini labili della memoria.

 di Francesca Londino

Loading spinner
Tags from the story
, ,
Written By

arte.moda.tendenze.cultura