Biological Atelier

L’arte sfida la tecnologia e la tecnologia ispira l’arte (John A. Lasseter)

Designer apprezzata sin dagli esordi della sua carriera, Amy Congdon è da sempre dedita a una ricerca solitaria e innovativa che attinge a piene mani dal suo talento, dai suoi studi e dalla formazione in ingegneria tissutale presso il laboratorio di ricerca artistica SymbioticA della University of Western Australia (UWA) di Perth. Il suo lavoro mette in luce il suo intento di entrare nel gioco delle cellule primordiali, per capirne i processi, i meccanismi sottili e trasformarli in materiali viventi emergenti. Il ricamo digitale, le tecniche usate in medicina per riparare i tessuti epidermici danneggiati diventano così nuove ipotesi di strutture tridimensionali complesse e infiniti orizzonti per la moda e il design. Invariabile questione di un continuo transito  tra estetica e biotecnologie, tra realtà future e implicazioni nel presente.

Amy Congdon ha conseguito un master in Material Futures presso la Central St Martins e svolto il dottorato di ricerca al King’s College, a Londra.  Il suo lavoro è stato presentato in tutto il mondo, attraverso cataloghi, libri e mostre. Vive a New York, dove lavora come responsabile dell’intelligent design, presso Biofabricate.

di Francesca Londino

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