Portami con te, come un incendio nelle tue abitudini (Mariangela Gualtieri)
Paesaggi, strani felini e personaggi femminili si fondono a nuclei ipercromatici, bagliori al neon e colori saturi dai toni ironici e nichilisti. Virus surreali contaminano scene e figure appartenenti ai valori culturali (e abituali) comuni: il deposito di nozioni e suggestioni che formano il nostro mondo.
Così Casey Weldon, nei suoi dipinti e illustrazioni, crea narrazioni surreali che appartengono all’esperienza ordinaria ma nello stesso tempo insinua il dubbio sul modo con cui entriamo in relazione con l’ambiente dove viviamo e su come ci rapportiamo alle zone di comfort, apparentemente stabili e rassicuranti, che definiscono le routine delle nostre vite. Le sue immagini dai contorni fantastici nascono dal rapporto tra il fuori (la cultura ufficiale, la spersonalizzazione attraverso i media, il sortilegio del capitalismo, il reincanto tecnologico) e il dentro, ossia le consuete (in)certezze e reazioni di cui disponiamo. Sono opere che mettono in discussione le abitudini addomesticate e tutto quello che costruiamo quotidianamente per tranquillizzarci e impedirci una lettura diretta della realtà.
Casey Weldon nasce nel sud della California dove si è laureato all’Art Center College of Design di Pasadena. Dopo aver vissuto a Las Vegas, New York e Seattle, si è trasferito a Portland, dove lavora come artista full time. Le sue opere hanno avuto un enorme impatto sul pop surrealismo contemporaneo e la sua fama artistica si è estesa in tutto il mondo. È noto anche tra il grande pubblico grazie a una serie di dipinti, diventati virali, che raffigurano gatti dagli occhi multipli.