Ahimè, disse il topo, il mondo diventa ogni giorno più angusto (Franz Kafka)
Richard Ahnert punta sulla metafora del connubio umano-animale, con tratti immaginifici e una velata critica, condotta con intelligente ironia, verso le società iperrazionalizzate.
Il nodo della differenza è sicuramente centrale ed è espresso attraverso ibridi dove i confini tra animalità e umanità si mescolano fino a influenzarsi reciprocamente.
I suoi dipinti sono il seducente mezzo di una visione zooantropologica che mette in discussione la centralità dell’homo sapiens come essere privilegiato a dominare su tutti gli altri viventi. I soggetti dalle sembianze umanimali sembrano riflettere una sorta di serena vulnerabilità ma il significato del loro stato d’animo rimane aperto alle interpretazioni. Il mistero aleggia, tra atmosfere calde e realistiche, come uno spirito dolce e perturbante che trasporta l’osservatore a riflettere sul potere della natura.
Richard Ahnert vive a Toronto. Ha studiato arti visive all’Unionville High School e si è laureato in illustrazione e graphic design presso la York University e il Seneca College. Le sue opere sono presenti in collezioni private e istituzioni museali di tutto il mondo.