Cristina Burns

Il cibo mi piace morto. Non malato, né ferito. Morto (Woody Allen)

Inseguire, superare, eccedere il concetto di indeterminatezza temporale. Cristina Burns, non rinunciando mai a sorprendere, riflette, con ironia e divertimento paradossale, sul rapporto tra l’oggetto e la sua immagine, sul legame tra il corpo, il cibo e la sua rappresentazione. Concentrandosi su vari aspetti della fotografia e dell’installazione, l’artista ri-crea universi incantati e complessi che trovano un equilibrio nel contrasto. Ipnotici pianeti fatti di zucchero, volti liquidi, giocattoli surreali, farmaci, cupcakes, caramelle, insetti, teschi che si confondono tra sciami floreali, mortifere sirene. Ogni sua composizione è il senso di un controsenso che trasforma la narrazione in una briosa e barocca Babele di segnali atavici, flash della memoria, pulsioni contraddittorie, malinconie di futuro e piaceri ludici rievocati.

Cristina Burns, nata in Andalusia, vive e lavora a Napoli, città che ospita una sua opera nella collezione d’arte permanente della Città Metropolitana. Utilizza principalmente la fotografia, integrando con installazione, mixed e multimedia. I suoi lavori sono stati più volte pubblicati su riviste come Vogue, El Mundo, Panorama, Plastik Magazine. Ha esposto in Giappone, Corea del Sud, Israele, Europa e Stati Uniti.

di Francesca Londino

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fondatrice.redattrice libidodocta mag