Cumuli di grigia polvere…

La bellezza sarà convulsiva o non sarà (André Breton)

Il progetto fotografico di  Evelyn Bencicova è costruito sull’immagine cristologica della passione, intesa come struggente dolore freddo di un corpo nudo. La sofferenza non porta croci e spine ma silenziosa straborda da ambienti la cui staticità è sottolineata da installazioni corporee pulite e ordinate. Corpi in continua lotta regalano un dinamismo raro, attraverso una composizione visiva volutamente disordinata, che ricorda gli ammassi di cenci e stracci dei lavori di Pistoletto. La vulnerabilità dell’uomo in posa embrionale suggerisce una sofferenza primordiale così forte e spiazzante per l’occhio dell’osservatore da non lasciare percepire che i corpi (i nostri corpi) sono mutilati, decapitati e asessuati. Cumuli di grigia polvere che piange di spalle.

Evelyn Bencicova è una  giovane fotografa e visual creative di origine slovacca che vive a Berlino. Nel suo lavoro vorrebbe trovare un punto d’incontro tra la fotografia  commerciale e quella artistica, concentrandosi su aspetti sia concettuali e sia visivi.

di Teresa Straface (testo per il progetto fotografico “Ecce Homo”)

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Immagini © Evelyn Bencicova

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