Private Moon

La luna (Jorge L. Borges) 

«So che fra tutte le parole, una ce n’è per ricordarla o per raffigurarla. Il segreto, secondo me, sta nell’usarla con umiltà. È la parola luna. Non so più maculare la sua pura apparizione con un’immagine vana; la vedo, indecifrabile e quotidiana e al di là della mia letteratura. So che la luna o la parola luna è una lettera che fu creata per la complessa scrittura di quella strana cosa che siamo, numerosa e una. È uno dei simboli che nell’uomo dà il fato o il caso perché in un giorno di esaltazione gloriosa o di agonia possa scrivere il proprio vero nome».

Leonid Tishkov vive e lavora a Mosca. La sua ricerca artistica lo ha visto ricorrere a diversi media: dalla scultura all’installazione, dall’illustrazione alla fotografia. Il progetto, intitolato Private Moon, nato nel 2013 con l’aiuto del fotografo Boris Bendikov, sancisce la sua popolarità internazionale. Un’opera poetica e metafisica che lo porta in giro per il mondo, tra piazze europee, viuzze nipponiche, lande artiche o vecchie fattorie statunitensi, accompagnato sempre dalla sua luminosa luna crescente di oltre due metri. Un’esplorazione cosmica che regala ombre di nuvole e squarci di luce alla realtà.

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