Afarin Sajedi

I pesci vengono con me (dal film Jerry Maguire)

Sui silenzi femminili, argomento che la storia tramanda da secoli, lavora la pittrice iraniana Afarin Sajedi. Assenza verbale non solo della donna, ma anche di tutti noi, costantemente soggetti ai processi comunicativi che veicolano norme, valori, stereotipi, consuetudini, codici e comportamenti, oltrepassando confini etnici, culturali o religiosi L’artista utilizza una grammatica visiva incentrata su figure introverse, con volti marcati da make-up debordanti, accompagnate spesso da pesci sospesi nella loro stabile instabilità. Le costrizioni e la libertà di scelta, la contemplazione e l’azione appaiono alternativamente nel ricco tessuto delle sue opere, preziose come icone immerse in una sorta di calma prossima all’allucinazione. Un progetto dolce che respira su un crinale tra ironie e travolgenti malinconie.

Afarin Sajedi nasce a Shiraz in Iran. Vive e lavora a Teheran, dove ha conseguito la laurea in Graphic Design, presso l’Università Azad. Figura di grande rilievo nel mondo dell’arte iraniana, ha partecipato a numerose mostre collettive e personali in tutto il mondo.

di Francesca Londino

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