Salvatore Anelli

Il teschio, il cuore intimo, segreto […] Io sono queste cose (Jorge Luis Borges)

Salvatore Anelli sceglie frammenti dal mondo, li rigenera (come in una sorta di rituale dell’identità), elimina ogni barriera culturale o ideale, per proiettarci in un témenos dove accadono fusioni e intrecci indissolubili. Ogni passaggio esprime l’ispirazione di un artista che ama la vita, portandosi dentro il lutto degli angeli. Così incontriamo le sue opere, reliquie laiche e mute, lontane dalle ansie dei giorni mutevoli e inquieti, che sembrano vegliare su tutto, all’insegna della contemplazione e dell’ascolto. Come ponti melodici o tracce di un processo evolutivo le parole suggeriscono un verso, una poesia, un pensiero ad alta voce, un respiro di nostalgia. Un monologo che diventa dialogo tra segno, elementi e scrittura dove il senso stesso dell’esistenza diventa una profezia lucida e indecifrabile.

Salvatore Anelli, pittore e scultore, vive tra la Sicilia (terra d’origine) e la Calabria. Ha esposto in tutta Europa e le sue opere fanno parte di diverse collezioni museali. Dal 2004 è presidente di Vertigo, centro culturale espositivo fondato a Cosenza da un gruppo di intellettuali e artisti.

Courtesy © by Imago Mundi Collection

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fondatrice.redattrice libidodocta mag