Collision Art

Ogni ordine è un atto di equilibrio di estrema precarietà (Walter Benjamin)

Si può guardare un dipinto antico attraverso un getto di colore brillante o un groviglio di linee congelato in una struttura visiva frantumata? Si può sporcare di colore una tela quasi sacra perchè rappresentativa della nostra cultura occidentale? L’artista Thomas Robson lo fa, de-costruendo mondi e miti, manipolando l’assurdo, traslando il passato nella contemporaneità o viceversa. Le sue opere scivolano in una dicotomia visiva che provoca un effetto di s-bilanciamento: immagini di dipinti del passato su quali interviene con maquettes grafiche e fotomontaggi. Dagli sfondi figurativi settecenteschi di Jean-Baptiste Perronneau o di Christopher Steele alle sue stranianti sperimentazioni estetiche, come osservare una tela antica attraverso una struttura ottico-percettiva optcal o un’illustrazione pulp. Un’avventura tra pratiche del détournement, per creare imprevedibili alter-azioni, illusioni ibride, in bilico tra una sottile irriverenza e un ammirato romanticismo per l’arte del passato. 

Thomas Robson vive e lavora a  Ulster. Pluripremiato designer della BBC, si è specializzato nella progettazione interattiva per il web e la TV (in particolare nell’e-Learning). La sua ricerca artistica si concentra sull’esplorazione del ruolo di provocateur, attaccando i confini tra graphic design e arte.

di Francesca Londino

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