Lisa Clague

Storia e mito hanno un’origine comune (Alain de Benoist)

C’è qualcosa di drammaticamente attraente nelle sculture di Lisa Clague. Fantasie deliziose o orrori febbrili dal deciso obiettivo simbolico. Un piccolo e surreale mondo antico dove trova spazio la delicatezza stratificata di un personale repertorio al femminile che sfiora la natura e il tempo. Animali totemici e tabù, figure maestosamente ibride, monadi cosmiche adornate di nimbo, maschere, corone, corna, cordoni ombelicali o piante, per narrare la timeline dell’evoluzione umana, la sacralità relative alle origini, le vestigia storiche e le possibilità di essere. Sono opere fatte di connessioni e rimandi a riti, leggende, sogni, civiltà matriarcali e arcaiche. Estratti di cultura che si affiancano in un equilibrio preordinato, attraverso una ricerca comparata che coinvolge dimensioni diverse, dall’arte alla mitologia, dall’antropologia all’iconologia, sino all’archeologia e all’astrologia.

Lisa Clague vive a Bakersville, ma tiene conferenze e workshop in tutto il mondo. Ha conseguito la laurea in Belle Arti presso il Cleveland Institute of Art e il Master in Fine Art presso il California College of the Arts. Insignita del premio Virginia A. Groot Foundation, ha partecipato alla 3° Biennale internazionale della ceramica in Corea.

di Francesca Londino

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