Questions to…

Questions to ANTONIO BACCIOCCHI aka TONY FACE  

Interessante individualità, precursore e importante esponente della cultura mod italiana, batterista di talento che ha animato quella scena suonando in due band, come i Lilith e i Link Quarte, produttore discografico, disc-jockey ma anche cult-blogger, raffinato scrittore, giornalista e critico musicale. Altre info e social

Tu e l’arte contemporanea: quali sono i tuoi gusti personali? Neo concettuale? Neofigurativismo? Digital art?

Sono abbastanza ignorante in materia ma la digital art mi affascina parecchio, come ogni cosa nuova che appare sul mio cammino. Spesso non apprezzo, mi interessa a prescindere il MONDO (dell’arte o meno) che cambia.

Che cos’è l’arte? Ribellione nei confronti delle fragilità umane? Audacia che oltrepassa il segno? La dissezione dei propri incubi? L’esplorazione del tragico? La ricerca di mondi possibili?

L’arte può essere semplicemente ciò che ti salva la vita… Lou Reed cantò «il rock n roll mi ha salvato la vita» e ho sempre trovato la frase molto attinente alla mia di vita. Credo che l’arte debba essere audace, spingersi sempre oltre… più che di mondi possibili… credo sia la ricerca di mondi impossibili.

L’arte come fonte di conoscenza e ispirazione in che misura è protagonista della tua vita o ha influito sulla tua visione musicale e letteraria?

Ho sempre fruito dell’arte in maniera disordinata e da persona metodica è una cosa che non mi piace per niente. Ma nel disordinato fluire di sensazioni e suggestioni che mi sono arrivate e mi arrivano dall’arte ho sempre trovato ispirazione e soprattutto conforto, per continuare a credere che in fondo l’uomo non è così bestia come si sforza di sembrare ogni giorno di più.

Bob Dylan a proposito di Tangled Up in Blue ha detto: «Stavo solo cercando di scriverla come fosse un quadro in cui vedi le diverse, singole parti, ma vedi anche il dipinto nel suo insieme». Quali sono, secondo te, le analogie o le convergenze tra il processo creativo artistico e quello letterario?

Io fatico a pensarmi scrittore. Ho scritto biografie e libri molto leggeri ed essendo un avido lettore vedo lo scrittore su un altro pianeta. Il processo creativo può avere analogie ma credo sia assolutamente personale e sistematicamente differente da soggetto a soggetto.

Che cos’è la Bellezza?

Molto banalmente, la Vita stessa. La Bellezza suprema è l’innocenza ma la perdiamo prima di accorgercene.

Antica e alchemica question: secondo te è nata prima l’immagine o la parola?

Voglio pensare sia nata prima la parola e che da lì l’immagine sia diventata necessaria per rappresentarne i concetti.

Tre opere d’arte, tre brani musicali, tre libri che salveresti se il mondo prendesse fuoco…

Un’opera di Caravaggio. Una di Andy Warhol. La Pietà di Michelangelo. We can work it out dei Beatles, Town called Malice dei Jam, Lust for life di Iggy Pop. Libera nos a malo di Luigi Meneghello, Il vagabondo delle stelle di Jack London, Guerra e pace di Tolstoj.

Se la tua vita fosse una canzone quale sarebbe?

Di nuovo cito Lust for life di Iggy Pop.

Che cos’è l’inquietudine? Spleen creativo, dimensione artistica, energia pura o semplice disordine delle sinapsi? 

Il sale della vita. Come dice Paul Weller all’inizio di Town called malice: «è meglio che tu smetta di pensare ad una vita tranquilla, quella che tanto è quella che non conoscerai mai»

«Il futuro non esiste» hanno detto Jim Morrison e Zygmunt Bauman. Quali sono i tuoi progetti per il presente?

Sto scrivendo un libro su Ray Charles, girando con il mio spettacolo MODS! e pianificando ogni giorno almeno un centinaio di nuovi progetti.

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