Vania Elettra Tam

Ero più forte quando ridevo della mia debolezza (Elmer R. Diktonius)

Vania Elettra Tam, sin dagli esordi, ha imposto una sua iconografia, attraverso un’originale cifra stilistica incentrata sull’autoritratto o sulla rappresentazione del femminile. Si è tuffata nella pittura, attraversandola, controllandola, piegandola attraverso un linguaggio ironico e surreale, contenuto nel sottile piacere di spiazzamenti di situazioni e luminosi significati. Le sue opere sono dinamiche microstorie, incentrate sull’inconscio sociale. Flashback invasi da monomanie, ansie, abitudini, regole e s-mitologie mediali che si combinano al desiderio infinito di evadere dai nostri rituali format esistenziali. Dalle piccole ossessioni rupofobiche domestiche ai dipinti con libere contaminazioni anacronistiche (il beauty look della Gioconda o la dama di Piero Benci con un bizzarro copricapo targato Tam ad esempio) emerge la costruzione di un universo in cui la provvidenza del taglio ludico-provocatorio diventa la risposta al bisogno di trovare un equilibrio tra verità e illusione, tra quotidianità e immaginazione.

Vania Elettra Tam vive e lavora a Milano, dove ha studiato alla NABA.  Ha lavorato per molti anni, con successo, come designer tessile, ma la passione per la pittura ha prevalso. I suoi dipinti, esposti in Italia e all’estero, appartengono a importanti collezioni private e museali. Nel 2011 ha partecipato alla 54° Biennale di Venezia.

di Francesca Londino

Loading spinner
Tags from the story
, ,
Written By

arte.moda.tendenze.cultura